Ansia e disturbi d'ansia

L'ansia, così come la paura, è un'emozione naturale e universale e rappresenta un segnale di allarme. Mentre la paura si manifesta in risposta ad una minaccia esterna, reale e conosciuta, l'ansia ha origine da un meccanismo psicologico di risposta allo stress, il quale ha il compito di anticipare la percezione di un eventuale pericolo prima ancora che quest'ultimo sia chiaramente sopraggiunto, allertando l'organismo e predisponendolo a specifiche risposte comportamentali.

L'obiettivo è da un lato identificare il pericolo per affrontarlo nella maniera più adeguata e responsiva possibile e, dall'altro, attuare un eventuale evitamento o fuga, mediante una serie di attivazioni neurovegetative che coinvolgono il sistema respiratorio con conseguente aumento della frequenza del respiro e sensazione di soffocamento o nodo alla gola, il sistema cardiovascolare con tachicardia, aritmia, dolori o fastidio al petto, l'apparato gastrointestinale con nausea o gastrite, l'apparato neuromuscolare con tremori, sensazione di sbandamento, tensione muscolare e affaticabilità, il sistema neurologico con sensazioni di sbandamento e vertigini, e con sintomi dermatologici come sudorazione, rossore o pallore del volto ecc...

Questi fenomeni dipendono dal fatto che, nell'eventualità di un reale pericolo, l'organismo spaventato dovrà mobilitare tutte le sue energie, per poter scappare o attaccare, scongiurare dunque la minaccia e garantirsi la sopravvivenza. L'ansia è dunque un'emozione fondamentale che ha la funzione di proteggere dalle minacce esterne e di predisporre all'azione, motivandoci contemporaneamente all'interazione con il mondo circostante. L'ansia ci consente inoltre, di impegnarci nei compiti che svolgiamo quotidianamente, in particolar modo in quelle attività che non svolgiamo con interesse ma che dobbiamo portare a termine. Studiare per un esame poco interessante, per esempio, diverrebbe pressoché impossibile se non vi fosse una spinta sottostante di ansia da prestazione. Allo stesso modo, anche un'azione apparentemente banale come quella di uscire di casa in tempo per prendere l'autobus fallirebbe senza la suddetta emozione. L'ansia funge da intermediario tra il mondo esterno e il nostro mondo psichico interno, rendendoci capaci di rispondere ai problemi della vita e di migliorare il nostro adattamento all'ambiente.  In alcune situazioni, però, la sovrastima del pericolo o la sottostima della capacità di farvi fronte, contribuiscono ad accrescere i sintomi ansiosi che, a loro volta diventano essi stessi, fonte di minaccia per l'individuo che li sperimenta.

Nel momento in cui l'ansia diviene persistente e pervasiva non può più essere considerata adattiva, ma al contrario diviene patologica, e causa così una conseguente compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altri ambiti importanti , in quanto l'individuo non si sente in grado di controllare e gestire la preoccupazione. In questa condizione la persona vive uno stress intenso che provoca modificazioni alla sua fisiologia causando un aumento dell'attività del sistema nervoso autonomo e della secrezione di ormoni come cortisolo e adrenalina che attivano una sensazione di costante stato di allarme: il soggetto vive ogni esperienza, soprattutto se sconosciuta, con preoccupazione e agitazione, prefigurandosi scenari catastrofici rispetto a ciò che accadrà.

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